sabato 30 maggio 2009

Come fanno scempio dell'Italia all'estero - Italy's slaughter abroad


Si tratta della pubblicità attuale negli USA di un piatto surgelato Bertolli ("rigatoni al pollo e broccoli"). Sapete cosa dice il commento sotto (traduzione letterale)?


"(questo) è solo uno dei menù con tutte le ragioni per non andare al ristorante italiano stasera. I piatti congelati Bertolli".

Qui sotto un ingrandimento dell'elegante invito.


P.s. Bertolli dal '93 era in mano agli anglo-olandesi dell'Unilever (quelli che fanno il detersivo Svelto) e dal 2008 è stata venduta agli spagnoli del Gruppo SOS.
Per chiamarsi così devono essere proprio alla frutta...

sabato 23 maggio 2009

Prospettive - Perspectives




Vi è mai capitato di vivere un paesaggio, una conoscenza, un esperienza (bella o brutta) in un certo modo e poi di vivere gli stessi paesaggi, conoscenze, esperienze, da tutt'altro punto di vista?
Al punto che quelli stessi paesaggi, conoscenze, esperienze sembrano... diversi?
Ci appaiono sotto altra luce, mostrano dettagli che non avevamo mai notato, assumono significati che non sospettavamo.
A creare questa nuova prospettiva a volte basta una parola, una canzone, un profumo.
O una foto.
Come queste che seguono, scattate da Jeff Kauck durante i giorni della visita di Tony e Kathy Mantuano (e Beatrice).
Le ho prese dall'ultimo post di Francesco Travaglini, che tradurrò in inglese a beneficio degli amici stranieri.
Su chi siano i Mantuano e perchè saranno importanti per il Molise, scriverò in un mio prossimo post.
Come potete vedere c'è stato qualche cambiamento estetico nel blog. Necessitavo di maggiore spazio per foto e testo. E' cambiato anche il titolo: Taste of Italy (il gusto dell'Italia), ora. Penso rispecchi maggiormente i contenuti che ho inserito e inserirò.


***

Nei giorni della Carrese di San Martino in Pensilis, Tonino e Caterina Mantuano accompagnati da Beatrice sono venuti in Molise direttamente da Chicago e New York.

Sono venuti per imparare. Ma davvero!

Con una grandissima voglia di vedere questa terra che è stata anche dei
nonni di Caterina ma soprattutto di carpirne il senso vero, di andare
all’origine. Di tutto!

Ho avuto il piacere di accompagnarli nei loro tre giorni sammartinesi.

Con noi, presenza impalpabile, piacevole, mai invadente con i suoi obiettivi ovviamente attentissimi, Jeff Kauck.

Non so, ma io ho visto poche foto di San Martino, della Carrese, del Molise così…vere.

Grazie infinite Jeff per averci consegnato questi scatti.

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martedì 12 maggio 2009

Quando la focaccia pugliese batte McDonald's - When the focaccia beats McDonald's

La focaccia vittoriosa

This page in English (beware: AWFUL google automatic translation. Sorry but today I am too lazy to translate properly) :-)

Francesco Travaglini nel suo blog ha fatto un simpatico invito al presidente Obama: far inserire nel menù McDonald's un "McPampanella's", panino con una bella fetta di pampanella al posto del classico hamburger.

Mi sembra un bello spunto per ricordare una storia un pò vecchia, ma sempre bella da rivivere, che riguarda la trionfale apertura, nel 2001, di un enorme McDonald's da 550 metri quadri ad Altamura (provincia di Bari).
Enormi investimenti promozionali, grande marchio, tessuto economico locale sviluppato, insomma: un successo annunciato.
Ma il re della globalizzazione non aveva fatto i conti con l'orgoglio della cultura gastronomica locale.
Un giovane, abile e coraggioso panettiere, infatti, decide di aprire una focacceria proprio accanto al mega fast food americano. Il cognome del panettiere indicava già il suo destino vittorioso: Di Gesù.
Il giovane panettiere concentra la sua produzione su prodotti concorrenziali all'hamburger: focacce, friselle, pizze e pasticci. Semplici e buone.
La scelta si rivela azzeccatissima e subito vincente, per il McDonald's non ce n'è: un calo di vendite vertiginoso e molti clienti della focacceria finiscono per utilizzare le sedie e i colorati tavolini del fast-food solo per gustare la focaccia del vicino...
Dopo circa un anno e mezzo di lotta all'ultimo panino, il fast food è costretto a chiudere.
La notizia, ovviamente, è ghiotta almeno quanto le quanto le focaccie del Di Gesù e fa il giro del mondo: il New York Times, Liberation e tutta la maggiore stampa internazionale dedicano intere pagine alla vicenda.
Ora ne hanno fatto anche un film, "Focaccia blues" uscito da qualche settimana nelle sale. Anche "Pampanella blues" non suonerebbe male vero? ;-)

La morale della favola (per me)? Abbiamo una cultura enogastronomica che non ha rivali nel mondo. Ah, se solo sapessimo esserne consapevoli come lo è stato il coraggioso fornaio...

giovedì 7 maggio 2009

La storia di un ritorno in Molise. Dopo 90 anni - The story of a return in Molise. After 90 years





Il signore nella foto si chiama Robert Bruno.


E' americano e vive negli USA.


Ma ha origini molisane. Suo nonno materno, Pasquale Casertano, giunse a Ellis Island (il centro di accoglienza a New York che gestiva le immigrazioni) da Campobasso il 24 ottobre 1913 in cerca di fortuna. La trovò, ma perse ogni legame con il suo Molise.
Esattamente 90 anni dopo, il 24 ottobre 2003, suo nipote Robert incontra per la prima volta la sua famiglia a Campobasso.
Robert mi ha scritto, pregandomi di pubblicare la toccante storia di quel viaggio, scritta da lui stesso. Lo faccio volentieri, nei link alla fine del post.


Qui un estratto del suo racconto, che consiglio vivamente di leggere (è appassionante):

"Cominciai a sentirmi in ansia. Eravamo estremamente eccitati. Dieci minuti dopo, Lucia e Laura arrivarono. Era un momento molto commovente. Ero così eccitato che non trovavo le parole. Non sapevo cosa dire. Ero molto felice. Ci siamo abbracciati e ci siamo guardati meravigliati. Poi siamo andati alla macchina a prendere mia moglie. Le tre donne erano così eccitate che saltavano di gioia. Mariann andò con Lucia e Laura venne in macchina con me. Laura ed io provammo a comunicare. Ridemmo molto. Mariann disse che la sua conversazione con Lucia andò molto bene. Era come se ci conoscevamo da sempre"

Robert tornerà in Molise la settimana prossima, per la seconda volta.
Il suo sogno? Insegnare inglese in Molise.
Gratuitamente.
Edit: la notizia è stata ripresa sul sito ecodelmolise.com